AVIS di Ferrara

Si susseguirono diversi altri presidenti tra cui Paolo Chiavacci, Gianfranco Ravani, Franco Fiocchi, Gianni Blè, Dondi Cleonice, Sergio Mazzini, ora presidente, e Roberto Bisi. L’AVIS Comunale di Ferrara è attualmente la sede con il maggior numero di donatori e di donazioni della sua provincia: l’anno scorso ha potuto contare sul sostegno di oltre quattromilacinquecento donatori, che si sono prestati allo svolgimento delle iniziative dell’associazione e per effettuare oltre ottomila donazioni. Quest’anno festeggia cinquant’anni dalla sua fondazione, avvenuta nel 1967, anno in cui fu eletto come primo presidente Dino Tebaldi, uomo di grande spessore morale, che dedicò la sua vita al volontariato. Si avvicinò all’AVIS a seguito della nascita del figlio, notando con dispiacere la difficoltà che l’ospedale ebbe nel reperire il sangue da trasfondere a sua moglie, a seguito del parto. Tebaldi fu un giornalista del Corriere Padano e maestro elementare, che si dedicò anche all’insegnamento di carcerati e di membri della comunità nomade. Coloro che lo conobbero considerano un grande onore aver avuto tra i fondatori una persona di animo tanto nobile.

Una nota storica particolarmente simpatica fu fornita dal presidente Sergio Mazzini, che ricordando con tanta gioia i tempi passati, raccontò che «quando serviva sangue si andava con il megafono nelle fabbriche e nelle città gridando “c’è bisogno di sangue”, a volte usando anche la bicicletta, particolarmente cara ai ferraresi». Negli anni della presidenza di Sergio Mazzini fu segretario del Consiglio Raffaele Mascis, altra colonna portante dell’associazione, devoto al volontariato in tutte le sue forme, che ebbe anche l’onore di donare il midollo osseo, fungendo da esempio per tutti.

La prima sede dell’AVIS Comunale di Ferrara si stabilì in Piazza Sacrati, insieme all’AVIS Provinciale, poi si trasferì in via Cassoli, sotto la gradinata della SPAL. Questi luoghi erano funzionali solo come sedi associative, mentre le donazioni si svolgevano al centro trasfusionale SIT in corso Giovecca, all’interno del vecchio ospedale Sant’Anna. In quegli anni il direttore del centro trasfusionale fu Cesare Menini e i medici del SIT collaboratori dell’AVIS furono Oriode Battaini, Gianluca Lodi e Mauro Moretti.

Tantissimi i progetti che l’AVIS Comunale di Ferrara ha portato avanti in tutti questi anni e ricordarli tutti sarebbe impossibile, perciò ne vengono citati solo alcuni molto significativi. Il progetto “Contrada salute” avviato con le Contrade del Palio di Ferrara serviva a promuovere uno stile di vita sano tramite incontri con moltissimi esperti convocati dall’AVIS. Con l’Amministrazione Comunale di Ferrara fu aperto il ciclo di conferenze dal titolo “La settimana della salute”, con libero accesso per tutti i cittadini intenzionati a ricevere informazioni sulla donazione e su una corretta alimentazione. Nel 2003 la sede associativa si trasferì in Corso Giovecca 165, nella “Casa della Patria” di Pico Cavalieri, e fu anche aperto il nuovo centro di raccolta che, ancora adesso, costituisce il punto di riferimento per le raccolte di tutta la provincia di Ferrara, nonché l’unico luogo dove è possibile donare tutti i giorni plasma e sangue. In questi anni lo sforzo associativo compiuto dai volontari li ha visti impegnati su moltissimi fronti tra cui la Scuola, i gemellaggi, lo Sport, la collaborazione con le Forze dell’Ordine e tante altre realtà presenti sul territorio estense: tutto questo ha portato ad un aumento considerevole e costante nel tempo delle donazioni, fino a raggiungere l’autosufficienza della richiesta di sangue negli ospedali ferraresi. Ferrara è centro d’eccellenza per il trattamento della Beta Talassemia e supporta con la sua generosa attività di raccolta, la nutrita popolazione di pazienti talassemici che vivono in città e provengono da altre regioni.

L’AVIS Comunale di Ferrara è fortemente coinvolta nelle attività sportive di tutto il territorio: nel 2011 stipulò con il CONI Provinciale un accordo di collaborazione che portò alla realizzazione di un manifesto, che vide come testimonial alcuni famosi atleti: il pugile Alessandro Duran, la cestista Emanuela Benatti, la podista Marina Zanardi, il fondista Massimo Tocchio e il nuotatore Mirco Di Tora. Naturalmente le manifestazioni sportive organizzate negli anni furono tante e alcune si ripetono ancora adesso. Da diversi anni questa sezione sponsorizza “AVIS Ferrara-meeting”, una grande gara di atletica alla quale partecipano centinaia di sportivi che si cimentano nel salto in lungo, salto in alto, velocità, fondo e lanci. Per quanto riguarda i lanci è doverosa una menzione speciale ai ragazzi diversamente abili delle associazioni “Terraferma” e “Casa e Lavoro”, che anche quest’anno hanno partecipano alla gara proprio con il lancio del peso: a fine competizione l’AVIS ha regalato a tutti loro una medaglia d’oro e una coppa al primo classificato di ogni categoria. Molte premiazioni sono state fatte dai volontari dell’AVIS, presenti al banchetto informativo, e dal vicepresidente dell’AVIS Provinciale Gian Paolo Barigozzi.

Negli anni passati, con l’obiettivo di avvicinare la popolazione di città diverse, implementare i rapporti sociali e gli scambi culturali e la collaborazione in momenti critici, furono stipulati molti gemellaggi tra cui quelli con le AVIS di Calderara di Reno (1994), Capistrello (1997), Cavarzere (1997), Prata di Pordenone (1997), Desenzano del Garda (2002), Modena (2005), Reggio Calabria (2008), Cavallermaggiore (2010), Cuneo (2010), Parabiago (2012). In maggio di quest’anno è stato siglato un nuovo accordo di amicizia e collaborazione anche con l’AVIS di Villorba e con l’AVIS di Amatrice.

In tutti questi anni oltre quattromilacinquecento avisini hanno viaggiato fino alla città estense, accolti dall’AVIS e da esponenti della Giunta e del Consiglio Comunale, con cui la sezione avisina ha realizzato il progetto “La Filiera della Solidarietà”, presentato a Milano durante l’Assemblea Nazionale svoltasi in maggio, che ha l’obiettivo di invitare i donatori di tutte le sezioni AVIS italiane a visitare Ferrara, città patrimonio dell’UNESCO.Un appuntamento imperdibile per l’AVIS Comunale di Ferrara è la “Sbiciclata BioEnergetica AVIS”, una giornata all’insegna dello sport e della solidarietà da trascorrere in allegra compagnia, che quest’anno si è svolta il 4 giugno e ha visto oltre centocinquanta partecipanti impegnati in un percorso tra Santa Maria Maddalena e Copparo, passando per Ro Ferrarese e costeggiando l’argine del fiume Po: al termine tutti i donatori, muniti di maglietta e cappellino AVIS, hanno condiviso insieme il pranzo conclusivo della manifestazione e partecipato ad una estrazione a premi.

Un’altra caratteristica di questa sezione è l’apertura ai cittadini provenienti da tutti i paesi del mondo, che donano regolarmente nell’unità di raccolta di Ferrara. Grazie alle collaborazioni passate con il CNA, anni fa fu possibile incontrare le comunità straniere e informarle sul loro diritto a donare il sangue in Italia. Ora l’integrazione è maggiormente favorita dalla presenza all’interno del Consiglio di un donatore di fede musulmana, un’occasione che offre la possibilità di parlare della donazione del sangue con tutti i musulmani nei loro luoghi di culto. Per consolidare i rapporti tra l’AVIS e i cittadini del mondo l’anno scorso fu organizzato un torneo di calcio presso il CUS di Ferrara e il campo sportivo di Ravalle, con enorme soddisfazione di tutti i partecipanti, che ebbero un’opportunità unica di incontrarsi e condividere insieme una giornata all’insegna dello sport.

Uno dei fiori all’occhiello del gruppo degli avisini ferraresi è l’Area Scuola, che ogni anno avvicina centinaia di ragazzi al mondo della solidarietà, del volontariato e della donazione del sangue. Questo gruppo di volontari, composto da dieci persone, è tra i più attivi della sezione comunale: fu fondato da Cristina Venturi, ancora partecipante attiva, che negli anni seguenti venne affiancata alla guida da Liviana Brogli e Diego Monteleone. Questa attività è particolarmente importante, perché è necessario che nuove generazioni di donatori sostituiscano quelli che, per sopraggiunti limiti di età, non possono più donare e può essere descritta al meglio usando le parole di Giuseppe Inzerillo, ex Provveditore agli Studi: «In questi anni, anzi, per la vita cittadina, è stata davvero preziosa la sollecitazione dell’AVIS ai fini della promozione della progressiva costruzione delle capacità di pensiero critico. Ed è titolo di merito l’aver favorito, pertanto, la crescita della responsabilizzazione personale e sociale di migliaia e migliaia di studenti, più convinti del rispetto delle regole di un’autentica convivenza democratica. È giusto ed è opportuno insistere su questa strada che valorizza la Scuola come ambiente educativo di apprendimento, che contribuisce alla formazione di un costume di comprensione e di cooperazione solidarista.»

Cinquant’anni di storia sono tanti e questa sezione affronta con caparbietà tutte le sfide e i cambiamenti che la mettono alla prova, cerca di migliorare ogni giorno i servizi per i donatori, convince sempre più giovani a prendere parte al mondo del volontariato, si fa garante del diritto alla salute raccogliendo quotidianamente il sangue e il plasma, diffonde la cultura della solidarietà e stimola la crescita di una coscienza sociale nei più piccoli per garantire un futuro e una società migliori.